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Dott. Giuseppe Lenzo

fisioterapia - Riabilitazione - Rieducazione

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Mercoledì, 03 Febbraio 2016 18:14

La potenza della mente nel dolore cronico

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Il dolore cronico ha un impatto devastante sulla vita delle persone , sia perchè impedisce lo svolgimento anche delle più normali attività quotidiane, ma anche perché essere in balia di una sofferenza che non passa provoca nei pazienti un senso di impotenza e di disperazione che tende a sua volta a peggiorare le cose. 

 

Un recente studio dell'Università di Montreal in Canada mostra che gli effetti del dolore cronico possono essere ancora piu pervasivi e severi , tanto da riprogrammare i geni legati al funzionamento del nostro sistema immunitario.


Dunque, sofferenza, disperazione , paura e stress provati dai soggetti per la continua minaccia del dolore non sono per niente da sottovalutare.

Spesso queste emozioni incontrollabili sono molto difficili da gestire e così il paziente ne diventa in un certo senso succube, modificando il proprio comportamento, anche quando non è necessario, e lasciandosi abbattere.

 

Durante questi anni di esperienza nel trattamento dei pazienti ( sia che essi siano ambulatoriali o ricoverati, neurologici o ortopedici, adolescenti o anziani ) ho notato  che vi è sempre bisogno di una terapia comportamentale in grado di intervenire proprio su questi aspetti psicologici, che non sono affatto da sottovalutare, dal momento che numerosi studi hanno dimostrato che le emozioni positive sembrano favorire bassi livelli di dolore e una buon ripresa, e che la capacità di mantenere stati emotivi positivi durante gli episodi di intenso dolore cronico sembra respingere stati emotivi negativi e episodi futuri di dolore.

 

Per questo motivo vi è l’esigenza di trovare terapie meno nocive e comunque valide. Tra queste potrebbero essere prese seriamente in considerazione le discipline basate sulla meditazione definita di Consapevolezza, o Mindfulness.A suggerirlo sono alcuni ricercatori della University of Utah che hanno dimostrato che con questa tecnica si può diminuire la prescrizione di oppiacei e ottenere comunque la riduzione del dolore.

La Mindfulness, il cui nome significa “consapevolezza”, è una sorta di meditazione relativa ai propri pensieri, azioni, sensazioni ed emozioni,  finalizzata alla riduzione del dolore e dello stress.
Si tratta di una sorta di formazione guidata della mente per aumentare la consapevolezza di un individuo, per poi imparare a spostare  l’attenzione su eventi positivi per aumentare, rimettere a fuoco, la propria sensibilità su esperienze gratificanti, a volte apparentemente semplici, come una passeggiata in mezzo alla Natura o l’abbraccio di una persona cara.

 

«Gli interventi mentali possono affrontare i problemi fisici come il dolore, sia a livello psicologico che biologico, perché la mente e il corpo sono interconnessi. Tutto ciò che accade nel cervello accade nel corpo, così cambiando il funzionamento del cervello, si altera il funzionamento del corpo».

 

 

Tuttavia, sono convinto che associare alle sedute fisioterapiche una buona e intensa "chiacchierata" non può fare che bene !!!

 

 

 

 

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