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Dott. Giuseppe Lenzo

fisioterapia - Riabilitazione - Rieducazione

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Martedì, 13 Dicembre 2016 11:56

LA RIABILITAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO

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La riabilitazione del pavimento pelvico, comprende un’insieme di tecniche, non chirurgiche e non farmacologiche,che mirano al trattamento dei disturbi del pavimento pelvico, soprattutto riguardanti l’incontinenza urinaria.

L’adulto sano può scegliere il luogo ed il momento per urinare, mentre nell’incontinenza urinaria, il soggetto ha un’emissione involontaria di urine, in luoghi e tempi inappropriati. Non ha più un controllo volontario del suo svuotamento vescicale. L’ incontinenza urinaria è presente in molte malattie neurologiche, ma qui si può fare ben poco, perché vi è una lesione delle vie nervose. I principali tipi di incontinenza, che trovano beneficio dalla riabilitazione sono:

-          l’incontinenza da sforzo (stress incontinence);

-          L’incontinenza da urgenza;

-          L’iscuria paradossa;

-          Forme miste di incontinenza;

L’ incontinenza da sforzo o stress incontinence, è dovuta ad un’insufficienza dei muscoli del pavimento pelvico. E’ tipica del sesso femminile, in cui vi può essere un deficit dei mm.del pavimento pelvico. Si dice da sforzo, perché la perdita di urina avviene, quando vi è un aumento della pressione all’interno dell’addome, ad esempio quando si fa uno sforzo (quando si sollevano le buste della spesa, qnd si fa un colpo di tosse ecc..). Quando vi è un aumento della pressione endoaddominale, essendoci un deficit dei muscoli del pavimento pelvico, si ha la perdita involontaria di urina.

La riabilitazione prevede:

-          La chinesiterapia;

-          Il biofeedback;

-          L’elettrostimolazione;

-          Uso di dispositivi intravaginali, detti “coni vaginali”;

Gli OBBIETTIVI sono:

-          Migliorare l’efficienza del pavimento pelvico;

-          Migliorare la capacità propriocettiva dello schema corporeo; (lavorare sulla postura)

-          Ripristinare i sinergismi respiratori, addominali e pelvici; (gli esercizi prevedono anche quelli respiratori, al fine di avere un sinergismo)

Con la riabilitazione pelvi-perineale non si hanno effetti collaterali, perché non si utilizzano farmaci, e si ottengono dei buoni risultati. Si fa in pazienti selezionati come le donne con incontinenza da sforzo, nell’insufficienza dei muscoli perineali, nella chirurgia pelvica, nel post-partum, nella cistocele ( che è un prolasso lieve della vescica) mentre è inutile farla nella paziente troppo anziana. Il trattamento si basa su cicli di 10 sedute a frequenza bi o tri settimanale. In genere sono sufficienti 2-3mesi di trattamento, ma le sedute possono anche ripetersi ogni sei mesi o ogni anno, se necessario. All’inizio si sottopone il paziente ad interventi ambulatoriali per monitorare la corretta esecuzione degli esercizi; successivamente si possono continuare le sedute a domicilio, anche in modo sequenziale, cioè le prime 10 sedute devono essere costanti, poi la paziente può decidere quando farle.

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