Quante volte, se sottoposti a visite medico-specialistiche, ci troviamo davanti a “paroloni” e termini tecnici di cui non si conosce il significato ?!? E quante volte si accantona o si ignora un giusto consiglio perché non capito ?!?
Spesso, in fase post chirurgica, preventiva o nella preparazione sportiva , molti medici e ortopedici prescrivono la “ Riabilitazione PROPRIOCETTIVA “. Andiamo a vedere cos’è !!!
Per Propriocettiva si intende la capacità del nostro Sistema Nervoso di riconoscere il proprio corpo nello spazio e ricopre un ruolo fondamentale nel controllo del Movimento . E’ dunque una funzione del nostro sistema del controllo Motorio, la quale si può allenare e migliorare.
L'allenamento propriocettivo è composto da un insieme di esercizi che vanno a creare situazioni di instabilità, allo scopo di valutare e migliorare i segnali provenienti dalle parti periferiche del corpo, in particolare dagli arti inferiori.
Obiettivo primario dell'allenamento propriocettivo è quello di rieducare i riflessi propriocettivi, al fine di ottenere nuovamente un ottimale controllo della postura e delle articolazioni interessate.
Facciamo un esempio pratico :
Quando un’atleta subisce un infortunio, più o meno grave (lesione muscolare, versamenti articolari, fratture, distorsioni ) il nostro Sistema Nervoso reagisce cercando di ridurre ai minimi termini i danni procurati dall’infortunio stesso , riducendo molti segnali e riflessi informativi che provengono dall’arto leso; una volta ripreso dall’infortunio, l’atleta dovrà ripristinare il controllo assoluto del proprio corpo attraverso la Riabilitazione PROPRIOCETTIVA , per migliorare la propria Performance Sportiva.
L'allenamento propriocettivo dev'essere impostato su situazioni che inducono l'atleta a perdere l'equilibrio, quindi ad attivare la muscolatura velocemente e correttamente per recuperarlo nel minor tempo possibile. Il miglioramento dell'equilibrio avviene attraverso il mantenimento della posizione unito alla capacità di correggere velocemente gli sbilanciamenti.
La tecnica si basa su sollecitazioni controllate ed applicate alle articolazioni, utilizzando sia esercizi in scarico che in carico naturale, in appoggio sul terreno o su piani oscillanti di varia difficoltà, come tavolette, tappetini elastici, bouncer, skymmi, bosu, trampolini e molte altre.
Tutte le esercitazioni propriocettive devono essere proposte evitando di indossare le scarpe, in modo da non distogliere le sensazioni propriocettive dalla calzatura. Per intensificare ulteriormente l'allenamento è possibile eseguire gli esercizi ad occhi chiusi. Gli esercizi ad occhi chiusi sono utilizzati per disturbare i sistemi d'informazione dell'equilibrio, e costringono l'atleta ad essere più sensibile agli altri canali d'informazione rimasti operanti. Infine, per rendere ancor più difficile l'allenamento propriocettivo è possibile creare dei percorsi con molte tavolette, pedane e terreni instabili, dove si potrà camminare, correre, balzare ed eseguire gesti tecnici relativi alla propria disciplina sportiva.
Vi starete chiedendo : “ ma allora solo lo sportivo fa la PROPRIOCETTIVA ? “
Chiaramente No!! La Riabilitazione PROPRIOCETTIVA è indicata su tutti i pazienti, dall’adolescente all’ adulto e anziano; da anni ormai si è visto che anche la Riabilitazione Neurologica viene completata con esercizi di PROPRIOCETTIVA ( pazienti con ICTUS, patologie Cerebellari, Parkinsonismi, etc..), attraverso la quale si va a migliorare la presa di consapevolezza degli arti lesi da eventi che colpiscono il Sistema Nervoso.
Ultimi da Giuseppe Lenzo
Lascia un commento
Assicurati di inserire (*) le informazioni necessarie ove indicato.
Codice HTML non è permesso.