L'approccio miofasciale al muscolo Sottoscapolare
Scritto da Giuseppe LenzoIl muscolo Sottoscapolare è uno dei quattro muscoli che stabilizzno l'articolazione della spalla creando la cosiddetta "cuffia dei rotatori". E' collocato fra la faccia interna della Scapola e le Vertebre Toraciche, quindi e' nascosto dalla Scapola e cio' spiega come mai la maggior parte delle persone non sanno neanche della sua esistenza.
Problemi cronici alla spalla spesso sono causati da sindrome miofasciale che coinvolge questo gruppo di muscoli, ma il Sottoscapolare e' di frequente la causa primaria che poi scatena il coinvolgimento degli altri tre rotatori.
I sintomi della sindrome del Subscapolare sono riduzione della mobilita' della spalla e dolore.
Mentre il muscolo Sottospinato e' il primario responsabile del dolore nella zona della cuffia dei rotatori, il Subscapolare e' la
causa principale, oltre che di dolore nel retro della spalla, della cosiddetta "spalla congelata" ovvero marcata
disfunzione funzionale con estrema riduzione della mobilita' dell'articolazione.
Il dolore e' localizzato nella parte posteriore della spalla nela zona del Deltoide posteriore e della Scapola, con irradiamento a volte nella zona del Tricipite e del braccio posteriore, e con spesso un riferimento doloroso attorno al polso, che costituisce un po' il "marchio" dei Trigger Points del Sottoscapolare . Nei casi avanzati il dolore puo' assumere intensita' incapacitante, sia a riposo che in movimento.
La riduzione della mobilita' riguarda sia la abduzione che la rotazione esterna dell'omero e siccome alzare il braccio verticalmente richiede entrambi movimenti, diventa impossibile alzare la mano sopra e dietro la testa.
Alla fine l'intera spalla e' immobilizzata in una sindrome dolorosa che, se non trattata con opportuna terapia dei Punti Trigger, puo' andare avanti per anni, spesso con diagnosi errate o vaghe quali periartrite, tendinite, borsite, capsulite adesiva, sindrome dello stretto toracico ecc. che non mettono a fuoco le vere cause, ma danno luogo spesso a tossiche infiltrazioni e a dolorose quanto inappropriate manipolazioni forzate dell'articolazione.
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